Labirinto


All'ingresso del palazzo di Cnosso c'è il segno del Toro. Da esso si scende nel regno del segreto, della disperazione, della purificazione, del ritrovamento di se stessi e della libertà. E laggiù, lungo i corridoi e sulle pareti delle sale regali, troviamo, ammonitore e crudele, l'altro segno sacrale della labrys, dell'ascia doppia, arma e simbolo di potere, scure che uccide la Bestia, giustizia verso destra e verso sinistra, insegna del Talassocratore; forse stilizzazione delle due corna del Toro o, addirittura, della figura umana. [l'uomo in piedi e con le braccia aperte].

(Paolo Santarcangeli, Il libro dei labirinti. Storia di un mito e di un simbolo, Milano, Sperling & Kupfer, 2000, p. 3.)

chiudi